Quando penso al burqa mi viene in mente il video “Il corpo delle donne” : davvero c’é così tanta distanza tra i “burqa” di silicone e acido iarulonico illustrati nel video della Zanardo e quelli di stoffa? Nel caso della società occidentale, della nostra cultura, il corpo della donna deve essere esposto e scoperto almeno secondo diktat della moda o i modelli imposti dai mass media; in alcuni Paesi islamici il corpo delle donne deve essere coperto. Nell’uno e nell’altro caso é l’identità della donna che viene negata; nell’uno e nell’altro caso la donna viene ricondotta a essere corpo. Esposto al desiderio di tutti gli uomini o celato al desiderio degli uomini. Non credo che il diktat che il corpo femminile debba essere coperto, sia nobilitante e rispettoso per la dignità della donna perché lo impone una tradizione culturale o una religione, tantomeno perché sia imposto in nome di un dio (maschio); e non si può certo scambiare per espressione di libertà femminile, il modello di donna ammiccante e sempre sessualmente disponibile della pubblicità e della tv che martella i nostri cervelli.
Quando penso al burqa mi viene in mente il video “Il corpo delle donne” : davvero c’é così tanta distanza tra i “burqa” di silicone e acido iarulonico illustrati nel video della Zanardo e quelli di stoffa? Nel caso della società occidentale, della nostra cultura, il corpo della donna deve essere esposto e scoperto almeno secondo diktat della moda o i modelli imposti dai mass media; in alcuni Paesi islamici il corpo delle donne deve essere coperto. Nell’uno e nell’altro caso é l’identità della donna che viene negata; nell’uno e nell’altro caso la donna viene ricondotta a essere corpo. Esposto al desiderio di tutti gli uomini o celato al desiderio degli uomini. Non credo che il diktat che il corpo femminile debba essere coperto, sia nobilitante e rispettoso per la dignità della donna perché lo impone una tradizione culturale o una religione, tantomeno perché sia imposto in nome di un dio (maschio); e non si può certo scambiare per espressione di libertà femminile, il modello di donna ammiccante e sempre sessualmente disponibile della pubblicità e della tv che martella i nostri cervelli.