Burqa di stoffa e burqa di silicone

 
Il sindaco di Peschiera Borromeo ha vietato il burqa con un’ordinanza e il prefetto di Milano l’ha annullata per incostituzionalità. La questione ritorna: burqa
si, burqa no? Chi é a favore rivendica il rispetto delle religioni, chi é contro rivendica il rispetto della libertà delle donne o la questione sicurezza. Chi si cela dietro il volto?
Quando penso al burqa mi viene in mente il video “Il corpo delle donne” : davvero c’é così tanta distanza tra i “burqa” di silicone e acido iarulonico illustrati nel video della Zanardo e quelli di stoffa? Nel caso della società occidentale, della nostra cultura, il corpo della donna deve essere esposto e scoperto almeno secondo diktat della moda o i modelli imposti dai mass media; in alcuni Paesi islamici il corpo delle donne deve essere coperto. Nell’uno e nell’altro caso é l’identità della donna che viene negata; nell’uno e nell’altro caso la donna viene ricondotta a essere corpo. Esposto al desiderio di tutti gli uomini o celato al desiderio degli uomini. Non credo che il diktat che il corpo femminile debba essere coperto, sia nobilitante e rispettoso per la dignità della donna perché lo impone una tradizione culturale o una religione, tantomeno perché sia imposto in nome di un dio (maschio); e non si può certo scambiare per espressione di libertà femminile, il modello di donna ammiccante e sempre sessualmente disponibile della pubblicità e della tv che martella i nostri cervelli.
 
 Leggevo poco fa, in internet, che in Iran, una donna “adultera” é stata condannata a morte tramite lapidazione, in Italia invece sei donne in venti giorni (secondo il rispetto della media nazionale di una donna uccisa dal partner ogni tre giorni) sono state “condannate a morte” dai partner o ex, che si sono fatti giudici, giuria ed esecutori della condanna. Sui giornali ogni volta che si legge della barbarie della lapidazione viene espressa indignazione: ma quegli stessi giornalisti che condannano quelle sentenze di morte, sono gli stessi che raccontano la mattanza delle donne in Italia come “delitti passionali”.
 
Burqa si o burqa no: il problema del rispetto della libertà e della dignità delle donne resta comunque aperta per le donne arabe, europee, e per le donne di tutto il pianeta.
 
 L’unica strada possibile é che finalmente uomini e donne si impegnino insieme in una illuminata evoluzione culturale per il rispetto della libertà e della dignità delle donne.

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