La riserva indiana e la beffa

 Care amiche,

gironzolavo in pausa di lavoro per internet e ho una visitina veloce l’ho fatta sul blog del Fatto quotidiano. Mi imbatto in un articolo di Granero, il quale da italiano che vieve all’estero, riflette sulla condizione delle donne in Italia, eppoi ci incita a “prendere posizione”. 

 La cosa che più mi rammarica anzi le cose sono due: la prima é quando leggo o ascolto,  le richieste degli uomini di “muoverci”, “darci da fare”, “indignarci” come se la condizione delle donne non li riguardasse. La seconda che mi infastidisce é la richiesta di mobilitarci, come fossimo immobili, mentre  conosco, perché lo voglio ascoltare, un mondo di donne che sono attive politicamente sulle questioni della condizione delle donne, della differenza di genere, sui problemi delle donne che lavorano e so che questo mondo é del tutto ignorato dai circuiti nazionali della stampa e della tv. Così un pò di impeto, cosa che mi caratterizza, gli ho risposto così:

“Egregio Signor Granero,

la ringrazio per l’articolo che condivido in tutto tranne in una cosa: quando lei dice “é da tempo che voglio incitare le donne a prendere posizione”. Ecco quando ho letto la sua frase mi sono detta : “Ecco qua come sempre, cornute e mazziate”.- Le dico questo perché le donne in Italia non hanno mai smesso di essere attive per i loro diritti, facendo politica in gruppi e associazioni. Esiste in Italia la Rete nazionale delle donne dei centri antiviolenza e l’associazione nazionale d.i.Re, l’Udi é ancora attivo ed ultimamente ha fatto una iniziativa contro l’immagine delle donne nella pubblicità; poi ad esempio, tra gli altri gruppi e associazioni, cito solo alcuni, esiste l’associazione Donne pensanti fondata da Francesca Sanzo con un blog dove si riflette sulla condizione della donna in Italia con molti contributi e si fanno iniziative contro l’immagine della donna nei media e nella pubblicità. Poi, tanto per citare altri luoghi di confronto, riflessione, e iniziative, c’é il portale Zeroviolenza donne. Su internet sono sorti diversi movimenti come quella del Gruppo “Le nostre figlie non sono in vendita e nemmeno noi”; o “Cercasi presidente del Consiglio…” di Donne Pensanti. Le donne in Italia sono sempre molto attive ma sono state cancellate. Ovvero per divulgare e far conoscere il loro pensiero, le loro riflessioni, le loro iniziative sono tagliate fuori completamente dai circuiti della stampa nazionale o della tv nazionale. Sulle emittenti nazionali Rai e Mediaset sono numerose se partecipano come “personaggi” di intrattenimento nei programmi nazional popolari per mettere in mostra lacrime, e piaghe o in alternativa culo e tette. Le iniziative delle donne che si impegnano, che riflettono, che lavorano o che fanno politica (quella vera) non trovano spazio nemmeno nelle testate nazionali persino quando si tratta di testate che si proclamano liberali, o di sinistra. Una iniziativa ad esempio dell’estate scorsa, di appello contro i femminicidi , sulla mattanza avvenuta tra giugno e luglio, é stata del tutto ignorata (anche dal Fatto quotidiano ad esempio). Se nota, la rappresentanza delle donne anche nei programmi di attualità politica o culturali é ai minimi termini e in genere le donne sono presenti come “quota rosa” soprattutto quando si trattano argomenti di carattere ginecologico (vedi stupro, aborto, corpo, sessualità). Anche Vieni via con me  ci ha messo in una riserva indiana con la concessione dello “stacchetto” di Emma Bonino,  della Camuss, ovviamente per parlare di violenza: si sa dei Massimi Sistemi parlano gli uomini. Siamo arrivati a tal punto che Fabio Fazio a Che tempo che fa per dare UN SEGNALE AL PAESE ha invitato domenica scorsa solo ospiti femminili, appunto in via ECCEZIONALE…ovviamente non é eccezione ma regola quando sono presenti solo ospiti maschili e questo avviene quasi sempre. Insomma noi donne stiamo in una riserva indiana, destinate a parlare come Eco degli uomini che in Italia non lasciano spazio. In ogni italiano, compreso il più radicale e liberale vive e prolifera un piccolo e narcisista Berlusconi. Come noterà all’emarginazione del pensiero e della voce delle donne fa da contraltare una ridondante messa in mostra dei loro corpi in pubblictà e in tv. Una sovraesposizione del corpo delle donne che finisce per rendere invisibili le donne stesse. Per cui la prego, non inciti le donne a prendere iniziative, siamo molto attive. Piuttosto provi a cercare e ad ascoltare: ” la riserva indiana” é in mezzo a voi!!!

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