Con le unghie e con le dentiere

E’ notizia di ieri che Carlo Ferrigno, ex prefetto di Napoli, sia stato messo gli arresti domiciliari per millantato credito e prostituzione minorile. L’accusa è che concedesse favori nella pubblica amministrazione in cambio di favori sessuali pretesi anche da minorenni e, pare, anche da donne vittime dell’usura. Ferrigno era stato anche coinvolto come testimone delle feste organizzate ad Arcore da Berlusconi.
Parrebbe proprio che le notti del Bunga Bunga stiano diventando il sogno degli over settanta italiani con disponibilità di portafoglio, di incarichi politici o altri incarichi che li mettano nella condizione di fare promesse in cambio di sesso. Hanno dentiere o capsule candide, capelli tinti o posticci per darsi l’illusione della giovinezza e carta moneta o altre merci di scambio per consumare rapporti sessuali su giovani corpi femminili. E poco importa a questi anziani che le giovani donne in questione sopportino a malapena il disgusto e l’odore dei loro corpi vecchi e flaccidi, determinate solo ad intascare il compenso pattuito: denaro, un posto di lavoro ambito, benefit vari. Oppure, peggio ancora, che accettino di sottostare ad un rapporto sessuale perché in preda alla disperazione dettata da uno stato di bisogno.
Questi over settanta di potere hanno anche i loro fan tra i pensionati che fanno parte della gente comune, e che qualche mese fa, intervistati per strada sul caso Ruby, dichiaravano senza paura di apparire volgari, né di coprirsi di ridicolo “se avessi denaro farei anche io come fa Berlusconi, scoperei con delle belle ragazze”. Prostata e scompensi cardiaci permettendo.
Vecchi privi di dignità ma pieni di rapacità, uomini di potere o pensionati che ne invidiano le notti, incarnano lo spirito della società italiana: una società vecchia, sordida e corrotta, che non è più in grado di amare i giovani come dovrebbero essere amati, con speranza e rispetto, ma è solo capace di prendere, ingurgitare, divorare, consumare fino all’ultimo. Una società che non è in grado di lasciare alcuna eredità alle nuove generazioni.
Gli under 30 in Italia sono solo il 29% della popolazione e sono vittime della mancanza di futuro perché gli è stato scippato. Il 9 aprile scorso la manifestazione dei precari a Roma non ha registrato una grande presenza, almeno quella che ci si aspettava da una generazione che non può permettersi il lusso di sognare il domani perché è condannata ad elemosinare il presente. L’impressione che davano era di essere stati anche privati di quella grinta e di quella sacrosanta rabbia che ha sempre animato i movimenti di ribellione giovanili. Sacrosanta rabbia che è indispensabile per spodestare i mostruosi Kronos che incapaci di accettare la morte e la loro fine, decretano la fine dei propri figli, ingurgitandoseli senza pietà alcuna.

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