Il Pd romano per pubblicizzare il festival dell’Unità che si svolgerà dal 23 luglio alle Terme di Caracalla, ha adoperato l’immagine della parte inferiore del corpo di una donna con le gambe scoperte per un colpo d’aria che alza la gonna, sopra, campeggia lo slogan: Cambia il vento. Il comitato Se non Ora quando che ha portato in piazza il 13 febbraio scorso un milione di manifestanti, in maggioranza donne, per protestare contro l’umiliazione delle donne fatta dalla politica e dai comportamenti di Silvio Berlusconi, ne ha chiesto il ritiro.
La manifestazione del 13 febbraio, organizzata dalle donne è stata, forse, il primo segnale che il vento era cambiato, che nella società italiana ricominciava a circolare il pensiero e la voglia di partecipare alla vita politica.
Un manifesto è solo un manifesto, ma con le immagini e il linguaggio comunichiamo pensieri e sentimenti. Da anni le televisioni di Berlusconi prima, seguite poi dalla Rai, hanno mostrato replicate in veline, letterine, meteorine, lo stereotipo della donna bella e senza cervello. Lo stesso messaggio è stato tradotto in molte immagini pubblicitarie che ritraggono parti inferiori di corpi femminili. Corpi senza testa proprio come il manifesto proposto dal partito democratico romano.
Una donna con un corpo senza testa, è così che ha scelto di rivolgersi alle sue elettrici e ai suoi elettori il partito democratico romano, festeggiando il cambiamento del vento. Eppure è stato anche grazie ai cervelli delle donne che hanno votato alle elezioni amministrative, la scorsa primavera, se il vento è cambiato, ed è anche grazie ai cervelli delle donne che hanno votato i referendum sull’acqua, il nucleare e il legittimo impedimento che il vento è cambiato.
Alle elettrici del partito democratico, alle donne dei comitati Se non Ora quando, e di tutti i comitati i gruppi, le associazioni, le lavoratrici precarie che si stanno battendo contro la regressione culturale che sta colpendo in Italia le donne, non resta forse che una desolante considerazione: in alcuni cervelli, purtroppo, tira solamente quell’aria, e quei cervelli sono trasversali ai partiti dell’arco costituzionale.