Ecco qua è arrivato su Donna moderna, in poche righe in fondo ad un articolo, il commento di Fabrizio Rondolino (giornalista e scrittore) in merito alla querelle sul Festival dell’Unità di Campiano. Le donne che hanno criticato la scelta di fare il sexi show (non solo quelle del partito democratico) non sarebbero “normali” e oltretutto “poco intelligenti” perché prive di ironia.
La mancanza del ben dell’intelletto, secondo Fabrizio Rondolino, ci avrebbe privato della beatificante esperienza di correre a vedere un uomo nudo. Meraviglia delle meraviglie, ci siamo perse l’occasione di contemplare un palestrato dai muscoli scolpiti, e non un pelatino qualcunque (come Rondolino), magari con muscoletti flosci e scarni, pancetta e gambette magre, uno dal fisico da stecchetto di ghiacciolo per intenderci. Come quegli uomini che ci capita di incontrare tutti i giorni, e dei quali magari ci innamoriamo perdutamente, con i quali decidiamo di trascorrere qualche notte o la nostra esistenza perché siamo capaci di vedere oltre i muscoli e gli addominali e magari siamo attratte più che dai muscoli dal fascino dell’intelligenza.
Sarà per questo che noi donne anormali, non siamo accorse a contemplare gli addominali e i glutei del Vikingo, perché la carne la contempliamo e la acquistiamo in genere quando andiamo al supermercato a fare la spesa.
Però Fabrizio Rondolino in effetti ha ragione, non siamo donne “normali” , siamo donne che vogliono uscire dalla norma, da quella normalità placida e tranquilla che tanto piace ai machi e alle donne compiacenti o rassegnate che la pensano come lui. Una normalità fatta di donne che stanno in silenzio, che “non rompono le palle”, che accettano con un comprensivo e remissivo sorriso sulle labbra che in un Italia involuta e becera e dai regurgiti acidi di un neo fascismo che disprezza le donne, vede sempre più uomini alleati ad esprimere il peggio di sé nella relazione con le donne; oppure solidali con chi esprime il peggio. Una normalità fatta di donne che per rassegnazione o pensando di trarne vantaggi, diventano donne a disposizione. Forse uomini come Rondolino ci vogliono così silenziose e a disposizione e Stà zitta cretina! E’ tutto quello che riescono a dirci direttamente o indirettamente, quando li invitiamo ad un confronto, quando gli diciamo che in questo Paese, i rapporti tra uomini e donne, devono essere ripensati. Forse perché non riescono ad avere altro da dire o forse perché i cretini sono proprio loro!
Desiderosi che le donne tornino finalmente “al loro posto”, irritati perché non riescono a convincerci che le offese, le umiliazioni o la denigrazione non hanno nulla a che vedere con l’ironia, come se l’ironia per magia assolvesse tutto anche la volgarità o la stupidità.
Uomini che pensano che la donna intelligente è quella che sta in silenzio o quella che gli dà sempre ragione.
Uomini seccati perché pretendiamo di essere ascoltate quando in una iniziativa di un partito e non alla Sagra della porchetta o alla Festa dei Marroni, riteniamo che non si debba esibire una donna in uno spogliarello, tantomeno un uomo; perché sogniamo che volino le idee e i progetti politici e non le mutande. Ma ognuno ha i sogni che si merita e anche sopra la testa di tanti cosiddetti intellettuali, giornalisti o politici italiani pare che ultimamente volteggino solo le mutande come ha ben illustrato seppur involontariamente, Giuliano Ferrara qualche mese fa, facendo un cameo perfetto dello stato dell’intelligenza di questo Paese.
Se per Rondolino e gli uomini e le donne che la pensano come lui, non siamo normali perché non accettiamo che tutto questo divenga la nostra normalità e la normalità per le nostre figlie e i nostri figli, se sogniamo un Paese diverso, e relazioni differenti tra uomini e donne: si, ha ragione Rondolino, non siamo donne normali.