La libertà è la nostra fortezza, Firenze, 28 luglio 2015

Disinibite, Bisessuali e Femministe Firenze 28 luglio 2015
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Firenze 28 luglio 201

 

 

Libere di Scegliere Firenze 28 luglio 2015
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7 pensieri riguardo “La libertà è la nostra fortezza, Firenze, 28 luglio 2015

    1. La sentenza l’ho letta e a prescindere da altre valutazioni dei giudici restano quelle considerazioni morali. Fabio Roia magistrato del tribunale penale di Milano ha criticato la sentenza perchè ha detto i pregiudizi ci sono (E’ un giudice ed è esperto di violenza). Persino l’avvocato difensore di uno degli imputati ha detto che quelle considerazioni i giudici se le potevano risparmiare. Sei stato frettoloso con il primo o con il secondo post? 😉

      1. ” Sei stato frettoloso con il primo o con il secondo post?”

        Dovresti chiederlo a Paolo, l’autore dei post, non a me.
        Ehm… Spero che tu abbia letto la sentenza con maggior cura e attenzione di quanto pare ne abbia dedicata ai due post e ai miei commenti loro rivolti.

        Ciao.

    2. “Premessa doverosa: le sentenze si accettano e si rispettano ma si possono criticare, magari in modo consapevole, per fare crescere la cultura della decisione e per avvicinare i Tribunali alla gente. La vicenda giudiziaria di quella donna che si definisce «la ragazza della Fortezza», presunta (a questo punto bisogna dire così) vittima di uno stupro di gruppo, crea francamente non poche perplessità. Questa valutazione cresce e si consolida proprio dopo la lettura delle motivazioni con le quali la Corte di Appello di Firenze, ribaltando la decisione del Tribunale che aveva condannato gli imputati, ha assolto gli accusati con la formula più ampia possibile, che preclude anche la possibilità di chiedere i danni in sede civile, «il fatto non sussiste». Cioè la ragazza era consenziente ai plurimi rapporti sessuali subiti – rectius voluti- e quindi, forse, non è successo niente (leggi l’articolo sulla sentenza e la lettera della ragazza).

      Continuiamo a dire ai convegni che per istruire e giudicare le violenze sulle donne occorrono magistrati specializzati, come ci impone sul piano normativo la convenzione di Istanbul, e poi applichiamo categorie di valutazione della prova assolutamente generiche e non adattabili alle vittime che subiscono violenza…” (Fabio Roia) Qua il link: http://27esimaora.corriere.it/articolo/rispettiamo-la-ragazza-della-fortezza-anche-chi-ha-una-vita-non-lineare-puo-essere-vittima-di-violenza/

      1. A Fabio Roia risponde molto bene:
        Il fatto accertato
        25.07 | 16:43 Lettore_2195359

        Posso aggiungere che è difficile leggere tante… “affermazioni discutibili” (eufemismo: voglio essere buono) in un solo post – quello del Roia – , tanto che non saprei nemmeno da dove cominciare.

        Mi limito a rilevare un paio di forzature che ne denunciano chiaramente l’intento manipolatorio (per chi lo sa e vuol vedere).

        Ad esempio:
        1 – “«il fatto non sussiste». Cioè la ragazza era consenziente ai plurimi rapporti sessuali subiti”

        Forzatura inutilmente polemica.
        Semmai: quindi la donna non è stata in grado di dimostrare di non essere consenziente.
        Anzi, l’insieme delle evidenze (ampiamente descritte in sentenza) indirizzano a considerare molto più attendibile l’ipotesi contraria.
        E le accuse, in uno Stato di diritto, vanno provate; c’è poco da fare.
        O preferiamo che venga ripristinato un sistema inquisitorio?

        2 – “e quindi, forse, non è successo niente”

        Sembra una frase fatta apposta per far imbufalire chi non chiede di meglio.
        Infatti è del tutto pacifico (da tutti i coinvolti riconosciuto) che qualcosa sia successo (tipo… sesso di gruppo?), e far trapelare l’insinuazione che un collegio giudicante abbia concluso ciò (“quindi, forse, non è successo niente”), oltre che falso, è sottilmente ma gravemente infamante nei confronti del collegio stesso.

        Il titolo, poi… è un capolavoro… per tacer della chiusa:
        “La «ragazza della Fortezza» ci ha detto in maniera sofferta che se avesse saputo quello che le sarebbe successo, non avrebbe mai denunciato il fatto.”

        Ah, beh, allora…

        Ciao.

  1. Mi sono accorto che hai lasciato bloccati dalla moderazione i miei commenti – identici al primo presente in questo post – che avevo, per eccesso di zelo, inserito anche nei due post precedenti.
    Hai fatto bene, grazie.
    Anzi, se puoi rimuoverli, tanto meglio.

    Ciao.

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