Il libro percorre, dalla storia greca e romana fino ai nostri giorni, il lento e difficile percorso per il riconoscimento dei diritti dell’infanzia. Ci sono voluti centinaia di anni per condannare l’esercizio della violenza fisica, psicologica e sessuale di adulti sui bambini, e per arrivare, nel 1989, alla Convenzione sui diritti del fanciullo e, nel 2007, al Trattato del Consiglio d’Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.
Ideata dallo psichiatra americano Richard Gardner, la Pas rovescia i ruoli e nella tragedia dell’abuso, colpevolizza le vittime e protegge i violenti. Lo psichiatra americano in più di una occasione fece apologia della pedofilia: “E’ normalmente praticata e accettata da miliardi di esseri umani ed è funzionale alla propagazione della specie”. Durante l’esercizio della sua professione, consigliò ad una coppia, il cui figlio Bill era stato abusato dal pediatra, di “curarlo” invitandolo a masturbarsi e a filmarlo per mostrargli le immagini. Coffari giustamente lo definisce un folle. Eppure, insieme al pastore luterano e psichiatra Underwager che affermò che “i pedofili devono diventare più positivi e sostenere la pretesa che la pedofilia è un’accettabile espressione della volontà di Dio per l’amore e l’unità tra esseri umani”, Gardner è oggi, il riferimento di alcuni Ctu (consulenti tecnici d’ufficio) chiamati a periziare, ovvero a dare il bollino di veridicità sulle denunce di violenze o abusi sessuali. Tutto questo avviene senza che vengano fatte indagini approfondite sugli abusi per cui le Ctu, in assenza di giudici attenti, divengono delle specie di “divinazioni da cartomanti”.
Nonostante la Pas sia stata rifiutata dal mondo scientifico (la sua nuova versione, Ap, non è stata accreditata come falsamente si sostiene, nell’ICD-11 nè si trova nel DSMV anche se c’è chi vaneggia ci sia) viene applicata nei nostri tribunali. Rafforzata dalla propalazione di fake news sulla fantomatica epidemia di false denunce di “madri malevole” che vorrebbero estromettere buoni padri dalla vita dei figli. Dati farlocchi diffusi senza il conforto di studi seri ma sulla base di opinioni. Andrea Coffari, infatti, spiega come si confondano ad arte archiviazioni e assoluzioni, qualora non si raggiunga la prova della colpevolezza, con le denunce fatte in malafede e strumentalmente. Ebbene numerosi studi svolti negli Stati Uniti e in Italia, citati nel libro, attestano che le denunce strumentali sono solo una piccola percentuale e oscillano tra l’1% e il 3% del totale delle denunce. Per fortuna i giudici attenti non mancano nei nostri tribunali e recentemente anche il magistratoFabio Roia si è espresso criticamente sulla “chimera della Pas”.
La denuncia coraggiosa di Andrea Coffari scuote le coscienze e ricorda il dovere di proteggere “il popolo dei bambini” affinché non cali un silenzio tombale sulla violenza intrafamiliare, si interrompa la trasmissione intergenerazionale della violenze e si puniscano le violenze.
@nadiesdaa